Il fine settimana appena passato è stato indimenticabile, a causa degli eventi negativi che l'hanno segnato. Prima la tragedia di Brindisi, poi il terremoto che ha colpito l'Emilia Romagna e altre zone del Nord Italia. In questo periodo la nostra povera Italia è martoriata, da eventi tragici, economici, politici...un continuo stare con il fiato sospeso, una continua preoccupazione. La settimana che arriva è una settimana di commemorazione, ricordiamo la strage di Capaci e con essa tutte le vittime della mafia, tutti i morti ammazzati, tutto il sangue versato. Chi non vive nella nostra terra non ha idea di cosa significhi la parola "cosa nostra" in Sicilia, quante cose negative si porta dietro, quanto silenzio assordante, quante parole, a volte inutili. E' giusto ricordare, commemorare, ma noi siamo del parere che la vera lotta alla mafia, il vero "ricordo", il vero rispetto per le vittime, si faccia ogni giorno, all'università, per strada, quando ci rapportiamo con gli altri, quando non cerchiamo di sopraffare il prossimo e, soprattutto, dentro la cabina elettorale. Non basta urlare "la mafia è una montagna di merda", forse Peppino si rivolterebbe nella tomba se vedesse da chi, a volte, questa frase è pronunciata. Noi eravamo bambine quando le stragi hanno segnato l'estate del '92, eravamo troppo piccole per capire, abbiamo solo vaghi ricordi delle immagini alla tv, i giornali, i nostri genitori in silenzio, preoccupati. Sono passati 20 anni e siamo cresciute con la consapevolezza che ogni anno potrebbe essere il '92, dobbiamo solo sperare che non accada. Le commistioni tra stato e mafia sono ancora troppo forti e questo ci preoccupa tanto quanto il nostro futuro. "Le loro idee camminano sulle nostre gambe" e vogliamo sperare che la nostra generazione, fin troppo disattenta, inizi a pensare con quella stessa testa.
Questa ricetta facile facile vuole essere da conforto, un piccolo momento, dolce per noi stessi, per riflettere.
INGREDIENTI:
(per circa 6 coppette)Meringhe;
500 ml di panna;
1 cucchiaio di zucchero semolato;una ciotola di fragoline;
1 cucchiaino di zucchero a velo.
PROCEDIMENTO:
Preparare le meringhe e lasciare raffreddare. Montare la panna con il cucchiaio di zucchero semolato. Nel mixer porre le fragoline (lasciare qualcuna da parte per la decorazione) con lo zucchero a velo finchè non saranno ridotte in salsina. In una ciotola porre le meringhe ricoprire con panna, fragoline e salsa (un po' come preferite) e servire!
5 commenti:
nel 92 ero grande e mi ricordo tutto. e nel 93 mi ricordo bene la strage mafiosa che colpì anche la mia città, firenze, in via dei georgofili.
che periodo buio e inquietante, e guarda caso politicamente somiglia a questo: crisi economica, instabilità e incertezza politiche.
un copione che si ripete?
comunque il dolcino è splendido
parole sante ragazze! io ero all'università quando è successo, mi ricordo benissimo ahimè...ancora oggi non ci si crede a cosa si arriva....sono d'accordo anche con Gaia..sempra un copione già visto..speriamo di no! mi godo il dolcetto nella speranza che lasci un ottimo sapore dolce :-) bacioni fanciulle :-X
Ragazze io ero di maturità e potete immaginare in che modo io abbia vissuto tutto. Ricordo anche il disprezzo della commissione di esami verso noi siciliani, come fossimo tutti mafiosi, colpevoli. Siamo solo vittime di questa carogna che purtroppo non si ciba solo di carne morta ma è avida di nuova carne, di nuove anime. Spero che nelle nuove generazioni rimanga vivo il ricordo di quella tremenda e dolorosa giornata vissuta dai genitori, dai fratelli, dai nonni. Niente deve andare dimenticato. Non si deve tornare indietro, si deve guardare avanti, ci si tiene per mano, si prende coraggio e si va avanti!
Scusatemi, aspetto di assaggiare questo dolcino delizioso :P
facile da preparare gustoso da vedere...che aspetto vado a farlo!!!!!!!!..ciao. ti seguo e se ti va ti aspetto in amiciallergic.blogspot.com.
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